Le origini dell’edificio risalgono al XV secolo quando, poco lontano dalle mura della città di Narni, sorse il Monastero di San Domenico delle monache agostiniane (o benedettine), posto sotto la cura dei padri domenicani. A causa dell’ubicazione poco sicura, le monache lo abbandonarono per trasferirsi in un altro luogo, all’interno delle mura cittadine. Col passare del tempo, il vecchio Monastero andò in rovina.
Il cardinale Eroli, originario di Narni e vescovo di Spoleto ottenne da Paolo II di portare anche a Narni una comunità di frati minori Osservanti in San Paolo di Spoleto. Il Convento, dedicato a San Girolamo, venne restaurato e consegnato ai frati nel 1468.
Nel 1723 aveva due dormitori, l’infermeria, una loggia e un chiostro. Era studentato provinciale di teologia, capace, compresa la foresteria, di 33 religiosi; si menziona pura una biblioteca costituita da 1.262 volumi. I frati furono espulsi il 27 luglio 1864.
Da allora il convento fu venduto in asta pubblica nel 1896; si trasformò in luogo residenziale ed in seguito fu acquistato dal Comune che lo rivendette nel 2010.
