Castello normanno

I ruderi del castello normanno di Castel Morrone sorgono sulla cima del monte Castello, attorno al quale si sviluppa l’odierno abitato. Oggi del bastione rimangono sezioni della cinta muraria, resti della torre principale a pianta quadrata, e alcuni edifici più piccoli, probabilmente delle case che facevano parte della fortezza, realizzati con blocchi irregolari di pietra calcarea.
La sua edificazione è da attribuire, verosimilmente, a Roberto di Lauro, nominato conte di Caserta nel 1150, poiché citata tra i suoi possedimenti nel Catalogus Baronum, ma è possibile che esso sia stato eretto su un edificio preesistente, di cui si ha traccia documentaria nell’849.
Ad oggi si conserva allo stato di rudere il suo dongione, la torre quadrangolare realizzata in blocchi di pietra calcarea.
Sulla sommità del colle doveva inoltre sorgere in piccolo abitato, di cui sono ancora visibili pochi resti costituiti da piccole strutture in pietra presenti sia all’interno che all’esterno della cinta muraria, che si presume sia stato abbandonato insieme al castello a seguito del forte terremoto del 1456.
Appena a sud del castello si individua il Santuario di Maria SS. della Misericordia, sorto nel XVII secolo. La chiesa è a navata unica e le pareti sono ricoperte da stucchi e affreschi settecenteschi purtroppo in avanzato stato di degrado.
Alle spalle della chiesa si colloca la Tomba di Pilade Bronzetti, un monumento eretto nel 1887 che ricorda la battaglia dell’eroe garibaldino e di Castel Morrone contro l’esercito borbonico nell’ambito del lungo processo di unificazione del Regno d’Italia.
Attualmente il santuario è meta di pellegrinaggi ed eventi, mentre il dongione, le mura e le strutture medievali circostanti versano in stato di degrado, favorito anche dalla presenza di fitta vegetazione su tutta l’area.