Il Castello Verusio, o Castello Ducale, di stile normanno-svevo-aragonese, vigila su Ceglie Messapica con il suo torrione merlato alto trentacinque metri. Probabilmente la prima costruzione del Castello è databile tra il 1070 e il 1100. Caduta la dinastia normanna, il Castello fu ristrutturato dagli svevi, ampliato dagli angioini nel XIII secolo e dagli spagnoli nel XVI, secondo le esigenze belliche del momento. Fino al 1612 il feudo di Ceglie appartenne alla Casata dei Sanseverino, cui subentrarono i Lubrano e i Sisto y Britto, infine la famiglia Verusio.
L’accesso, con decorazione a bugnato rustico, si caratterizza per un ampio portale con arco a tutto sesto e un ingresso con volta ogivale che immette nel cortile lastricato del castello; da qui suggestive scalinate portano ai saloni impreziositi da affreschi cinquecenteschi. Nel cortile, a destra quasi sotto la scalinata di rappresentanza un portone porta nelle scuderie, e più all’interno gli alloggi per il personale addetto. A sinistra, invece, una ripida scala addossata alla parete della torre conduce agli appartamenti posti sull’ingresso. Questi, con una veranda a triplice arco, si affacciano sul sagrato della Chiesa Madre.
Ai piedi di questa scalinata, è situato un pozzo con ai lati due colonne in granito, di antica fattura e materiale diverso da quello del castello, che potrebbero provenire dal portico della preesistente Cappella oppure appartenere ad un vecchio Tempio. Gli appartamenti ducali si affacciano sul parco interno che, protetto e racchiuso fra le ali del maniero, conserva l’originalità dei giardini medievali.