Nel 1334 l’abate di Staffarda, oberato dai debiti, fu costretto a vendere grange e terreni a Corrado di Gorzano per la somma di 12.000 fiorini d’oro. Successivamente nel 1339 il Gorzano cedette la proprietà a Enrietto e Bartolomeo Vagnone che abitarono il Drosso sino a tutto il XV secolo. I Vagnone trasformarono la grangia cistercense in un vero e proprio castello.Carlo Gromis di Trana acquistò nel secolo scorso i lotti che ancora dividevano la proprietà del Drosso e restaurò l’intero castello. Il castello è un edificio in mattoni a vista, a pianta quadrata, con tre piani fuori terra, raccolto attorno a una corte chiusa e completato da quattro torri angolari.Unite al castello vi sono due cascine; una di esse, posta sul fianco orientale, conserva ancora oggi una torre di vedetta e presenta alcune murature a lisca di pesce, databili al XIII secolo.