La Chiesa di S. Maria della Purità o delle anime del Purgatorio in Giugliano in Campania al Corso Campano, fu edificata nel 1700 , probabilmente su progetto di Domenico Antonio Vaccaro, anche se il De Dominici riferisce di un suo intervento limitato alle decorazioni e agli stucchi, mentre Don Agostino Basile riporta che la facciata fu’ progettata dall’Ing. Gaetano Barba, il quale è l’autore della platea e della pianta, ma non può essere il progettista in quanto fu chiamato dopo alla redazione della platea.
La chiesa fu eretta per la volontà di alcuni devoti giuglianesi che recitavano il rosario davanti ad un piccolo quadro della Madonna, rappresentata tra le anime del Purgatorio.
La chiesa è un mirabile esempio di barocco Italiano e Napoletano, carica di decorazioni, superfici e volumi, con chiari ed espliciti riferimenti e moniti alla dottrina ed alla caducità dell’esistenza come la rappresentazione dei teschi sulla facciata. La maestosa cupola con nervature estradossate che confluiscono nella lanterna è ricoperta con maioliche colorate gialle, verdi, bianche. L’interno della chiesa è a pianta ottagonale, con intorno sei cappelle, oltre all’altare maggiore frontale all’ingresso. Il Campanile è staccato dalla facciata, ma dialoga con la stessa e costituisce un unicum architettonico poiché si presenta con gli stessi ornamenti e l’effetto complessivo è corale e sinfonico.
La Chiesa fu edificata probabilmente ispirandosi al tempio del Monte della Misericordia di Napoli e Fabio Sebastiano Santoro benedisse la posa della prima pietra nel 1700 e i lavori terminarono dopo 47 anni. Nel 1765 fu aggiunto il campanile, nel 1770 il coro e, più tardi, la sagrestia.