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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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CHIESA DELLA MADONNA DEI CAMPI O DELLA BEATA VERGINE ADDOLORATA

CHIESA DELLA MADONNA DEI CAMPI O DELLA BEATA VERGINE ADDOLORATA

Architettura / Chiesa

La Chiesa della Madonna dei Campi o della Beata Vergine Addolorata (oggi sconsacrata) si trova a circa 500 metri dal margine meridionale dell’abitato di Fara Novarese ed è oggi ben visibile dalla variante stradale denominata “di Briona” da cui dista circa 50 metri. Si raggiunge percorrendo una strada vicinale che, staccandosi da via Marconi, attraversa le campagne faresi. Di origini probabilmente tardo-romaniche, La chiesa, di probabili origini tardo-romaniche, sembra sia stata una tappa delle rogazioni (pubbliche processioni supplicatorie, accompagnate da litanie, fatte per propiziare un buon raccolto) almeno fino alla prima metà del XIX secolo: in seguito, però, perse la sua funzione di edificio di culto e divenne prima lazzaretto (durante l’epidemia di colera del 1854), e poi deposito agricolo.
La fabbrica presenta aula unica con presbiterio quadrangolare coperto da volta a botte conclusa da catino a spicchi. La facciata a capanna presenta muratura in laterizio a vista, analogamente a tutte le altre superfici murarie esterne dove, però, si evidenzia anche la presenza di elementi lapidei (soprattutto in corrispondenza del presbiterio e dell’abside). È delimitata lateralmente da due paraste angolari che si ripetono anche sui fianchi dell’edificio determinando la tripartizione delle superfici murarie. Soprattutto in facciata sono evidenti i numerosi interventi che hanno interessato la chiesa nei secoli successivi all’impianto originario e che presumibilmente sono avvenuti – per la maggior parte – nel corso del XVII secolo (ipotesi suffragata dalla chiara impostazione seicentesca degli interni): come evidenziato dalle tracce presenti nella muratura, la chiesa era probabilmente fornita di nartece a tre fornici con copertura a falde in coppi e il portale principale era più alto dell’attuale. Gli interni, oggi fortemente compromessi, presentano superfici intonacate sulle quali permangono tracce di affreschi e decorazioni per la maggior parte di epoca barocca. Rimane però una Madonna con Bambino, situata in una piccola nicchia sulla parete sinistra in prossimità del presbiterio rialzato, che è plausibile far risalire al XIII-XIV secolo. Sono presenti all’interno della chiesa anche l’altare in muratura e stucco, e tracce della pala d’altare dipinta direttamente sulla parte terminale del presbiterio.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Comune
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Cattivo
Ambito cronologico secolo: da XIII a XVII

Progetto di restauro/valorizzazione

Stima dei costi: € 400.000,00