Posta all’ingresso del centro di Cepagatti, la Chiesa della Madonna del Carmine, detta anche del Purgatorio, fu realizzata nel 1830 in stile neoclassico rurale. L’intitolazione a chiesa del Purgatorio sembra derivare dal fatto che in quello stesso anno una forte epidemia di colera interessò il centro di Cepagatti, causando numerose vittime tra i bambini.
Danneggiato nel corso della seconda grande guerra, l’edificio fu successivamente oggetto di lavori di ristrutturazione a cura del Genio Civile di Pescara, tra cui il rifacimento della copertura, la sarcitura di lesioni sulle murature perimetrali, la sostituzione del pavimento e degli infissi, la ritinteggiatura interna.
La chiesa fu nuovamente danneggiata dal sisma del 2009 e chiusa al culto con ordinanza comunale.
La facciata è a mattoni a vista e caratterizzata da modanature che sorreggono il semplice timpano triangolare in stile classico. È inoltre divisa in due fasce da una sottile cornice orizzontale al di sopra della quale trovano spazio due archi concentrici che incorniciano un oculo semicircolare in asse con il portale d’ingresso con cornice a pietra.
L’interno è a tre navate separate da colonne libere di forma circolare.
La navata principale è coperta da quattro volte a crociera separate da archi a tutto sesto; le laterali, con funzioni di deambulatori, hanno entrambe una copertura con volte a botte.
Le pareti interne sono intonacate di bianco e quella di fondo è arricchita da un’antica pala d’altare del 1887 attribuita al pittore Salvatore Sabucchi.
Sul fianco sinistro della chiesa si erge la torre campanaria di base rettangolare, realizzata interamente in laterizio e chiusa da un tamburo quadrangolare sormontato da una semisfera.