La chiesa di Santa Maria dell’Alto sorge nelle campagne leccesi di Campi Salentina. La sua costruzione si ritiene possa risalire al XIII o XIV secolo, anche se alcuni storici datano l’edificazione di una precedente chiesetta paleocristiana al VI-VII secolo, in base ad alcuni elementi ancora presenti quali la forma dell’abside, bassa e larga, decorata da quattro paraste, tre larghe finestre, di cui due chiuse e una sostituita da una stretta monofora.
L’edificio presenta una facciata semplice monocuspidata, in stile romanico, con un piccolo rosone, oggetto di un rifacimento moderno, ed un protiro composto da un baldacchino con decorazioni interne con foglie di acanto e una lunetta. Il portale era presumibilmente completato da due colonnine, come tipico nelle strutture romaniche. Sul lato destro dell’edificio sono addossati ambienti probabilmente adibiti a sacrestia o abitazione dei religiosi e una piccola edicola. La copertura è costituita da un recente tetto a spiovente.
L’interno è articolato in tre navate, divise da sei archi a sesto acuto sostenuti da pilastri ottagonali. Peculiare è la bicromia (bianco e ocra) a fasce alternate degli archi. Sul lato sinistro della navata, sono visibili tracce degli affreschi che dovevano ricoprire la parte centrale della parete.
La chiesa, nonostante vari interventi di restauro, rimane in deplorevoli condizioni, nonché scarsamente segnalata da indicazioni stradali.