La chiesa di Santa Maria della Trinità alla Cesarea, anche chiamata del Rimedio, sorge in piazza alla Cesarea, uno slargo, sito nel quartiere napoletano dell’Avvocata, visibile da via Salvator Rosa. L’edificio religioso, a navata unica, si sviluppa con una pianta rettangolare costituita da un’aula affiancata da due cappelle per lato. L’ingresso principale, non in linea con lo sviluppo longitudinale della chiesa, è fiancheggiato da un accesso secondario, dedicato alla Reale Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, che conduce alla segreteria, sacrestia e alla scala che raggiunge i piani superiori del coro e degli uffici. Un ulteriore ingresso è collocato al vico Trinità alla Cesarea.
Nel Cinquecento l’area occupata dalla chiesa era una vasta campagna nota come Contrada San Mandato, nella quale si stagliava un’antica masseria con cappella annessa di proprietà degli eredi del cardinale Belmosto. Il Galante riporta che nel XVIII secolo il palazzo fu venduto e trasformato in convento dai padri italiani della Redenzione dei Captivi dell’Ordine di Santa Maria della Mercede. Fu quindi fondata la chiesa della Santissima Trinità alla Cesarea, con un largo in asse con il vicolo di accesso al monastero di San Francesco di Sales e con una scenografica doppia rampa di accompagnamento al sagrato che permetteva di raccordare la quota del preesistente palazzo a quella della strada dell’Infrascata, antico toponimo dell’attuale via Salvator Rosa. Il Sigismondo, in relazione all’erezione della chiesa, riporta un’iscrizione posta all’ingresso della chiesa nel cui testo si leggeva “… a fundamentiis restitum D.D. Ord. Sanctissimae Trinitatis Redempti Captivi PP. A. D. MDCCXV”. Il monastero passò prima all’Ordine della Santissima Trinità, che gli conferì l’attuale nome, e poi, nel 1809, fu soppresso con decreto napoleonico.
Durante i primi anni del Novecento un intervento di restauro interessò la cappella in cui è collocata la Madonna con Bambino di carattere bizantino, mentre dopo i danni riportati dal sisma del 1980 e l’interdizione momentanea dell’accesso, furono effettuate delle verifiche statiche cui seguì la riapertura.
Tuttavia, con l’insorgere di problematiche conservative, la Santissima Trinità alla Cesarea fu chiusa al pubblico. Dal 2005 l’ex monastero ospita un ostello, mentre la chiesa, oramai in disuso, è abbandonata e in uno stato di degrado e fatiscenza, con l’ingresso murato e gli stucchi in disfacimento.