La chiesa della Santissima Annunziata, sita nell’omonima via, sorge su quella che era un’antica cappella di proprietà dei Celestini, annessa ad un convento, da questi tenuta sino al 1652. La cappella fu completamente modificata nei primi anni del XVIII secolo. I lavori, avviati nel 1721, consistettero in un ampliamento planimetrico, con la trasformazione della piccola cappella in una chiesa con impianto a tre navate, altari laterali e l’aggiunta di un campanile. Quest’ultimo, realizzato nel 1725, fu subito dopo dotato di orologio. Il 26 febbraio 1833, Papa Gregorio XVI vi insediò la Recettizia del clero di Sant’Angelo. I primi partecipanti furono tredici, e ad essi fu data quale insegna la mozzetta violacea simile a quella di S. Giovanni Maggiore di Napoli. Nel 1857 fu rifatta facciata.
Come molti edifici religiosi nella penisola, subì gli effetti delle leggi eversive del 1866. Nel 1867 i beni furono incamerati, e la diminuzione del clero portò all’estinzione del convento.
Attualmente l’intero complesso è in uno stato di degrado ed abbandono. L’interno è puntellato e mostra i segni della realizzazione di un intervento di consolidamento non completato con opere di finitura.