La presenza dell’Ordine francescano nell’antico casale di Sant’Anastasia è databile intorno alla metà del secolo XV. Il convento in origine fu una grancia (struttura produttiva monastica) assoggettata al convento di San Lorenzo Maggiore di Napoli.
Nel 1567 la chiesetta, nella sua forma originaria costituita da una navata centrale e una laterale a destra, che immetteva nell’oratorium (conventino), fu ampliata e aggiunse, significativamente, la denominazione di San Bernardino da Siena. A seguito della scossa del dicembre del 1631, Sant’Anastasia fu quasi distrutta e la chiesa e il convento subirono una forte devastazione. La popolazione chiese licenza di poter riedificare il convento e la chiesa con le elemosine raccolte dai fedeli. Il le strutture furono riconsacrate assunsero una seconda denominazione, dedicandole a Sant’Antonio di Padova.