La chiesa di Santa Chiara, oggi sconsacrata, fu costruita tra il 1712 ed il 1724 su progetto dell’architetto Francesco Gallo nel luogo dove sorgeva una precedente chiesa. Fece parte del convento delle monache Clarisse fino al 1802, anno della soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone I. Successivamente passò alla confraternita delle monache Benedettine.
La facciata, decorata con due ordini di lesene sovrapposti, è pesantemente curvata verso l’interno. La balaustra convessa conduce al semplice portale. La concavità della facciata ingrandisce un poco lo spazio della strada.
Internamente si trova una raffinata decorazione interna, presente sulle colonne in finto marmo, addossate alle pareti, sulla cupola, nelle due cappelle laterali e nel presbiterio. Durante la spoliazione napoleonica lo splendido altare maggiore di marmi policromi venne asportato assieme ai due altari laterali. Rimangono gli stucchi e la decorazione pittorica dell’intero edificio.