Alcune fonti riportano che chiesa di Santa Chiara con l’annesso convento delle Clarisse venne fondata già nel 1296, a seguito dell’istituzione dell’Ordine ad Agnone. Altre fonti fanno risalire l’edificazione del complesso alla prima metà del Quattrocento. Della primitiva forma della chiesa non rimane traccia poichè l’aspetto attuale dell’edificio è il risultato dei rifacimenti tra Sei e Settecento. L’edificio presenta un’unica navata senza absidi. pregevole al suo interno un graticolato in legno dorato in stile roccocò opera del maestro agnonese Nicodemo De Simone, chiamato “gelosia” in quanto serviva a mascherare le monache di clausura che assistevano al culto. Molte delle pergamene contenute all’interno di essa furono trafugate o distrutte durante la seconda guerra mondiale, quando al suo interno vi si allestì un ospedale da campo. Restano parti del ricco soffitto ligneo; un bellissimo altare ligneo che a sua volta ne copre uno in pietra; la tela raffigurante Santa Teodora; un particolare confessionale incassato nella parete che comunicava, un tempo, con il corridoio che portava alle stanze delle suore un’ artistica grata in ferro battuto, irta di chiodi, utilizzata come mezzo per parlare con le religiose senza avvicinarsi troppo a loro; resti di un pavimento in “riggiole napoletane” e, naturalmente, un altare dedicato a Santa Chiara, sormontato dallo stemma della città. Nel 1902 il monastero di Santa Chiara venne definitivamente chiuso e ceduto al Demanio che lo restituì al Comune di Agnone nel 1952.