La chiesa di Santa Croce situata extra moenia, fuori dalle mura che racchiudono il centro storico.è la risultanza della trasformazione dell’antico sacello di Santa Maria dei Battenti, eretto presumibilmente nel XV secolo.Il cambio del titolo è sicuramente da collegare al nome della Confraternita del Gonfalone di Santa Croce. L’ampliamento e il restauro della piccola cappella risalgono alla metà del XVII secolo. All’interno della chiesa, sopra l’altare maggiore, si trova un affresco di scuola umbro-senese risalente alla metà del secolo XV, dove sono raffigurati la Madonna con Bambino con ai lati due angeli e, ai piedi, due battenti o flagellanti.All’interno della chiesa erano presenti due altri altari, quello della Vergine del Carmelo e l’altro di Sant’Agostino. Al posto del primo oggi si trova l’altare dedicato ai caduti valentanesi di tutte le guerre, nel secondo è stato posto il quadro della Madonna dei sette dolori.Nella parete sul lato destro si trova una lapide del periodo risorgimentale a memoria del Dragone Pontificio Enrico Gomez, caduto nello scontro di Latera del 20 maggio 1860.È infine da segnalare la porta della chiesa, realizzata nel 1986 dall’artista Mario Balestra.