La prima testimonianza scritta della chiesa di San Girolamo u00e8 costituita dal registro “Rationes Decimarum Italiana e nei sec. XIII e XIV “Campania risulta che nei sec. XIII e XVI la Chiesa di S. Gerordi o Chiesa di S. Maria di Nazaret o della Madonna di S. Giroldo, Probabilmente, in origine, l’attuale Chiesa era solo un’edicola dedicata a S. Maria Vergine, eretta forse in seguito ad una qualche apparizione. Poi, successivamente u00e8 stata ampliata ed arricchita sino ad arrivare alla configurazione attuale. Circa l’effettivo assetto della Chiesa sino al 1700, per la scarsitu00e0 dei documenti, non si sa nulla, ma di certo sappiamo che nel 1710 la Chiesa si presentava come una piccola grotta, ornata da alcune pitture, nella quale era stato allestito un altare illuminato da un candelabro e dedicato alla Beata Maria Vergine, la cui immagine era raffigurata in una nicchia. L’ingresso a questo antro era delimitato da una cancellata lignea (Atti della Visita Pastorale del 1710); assetto confermato dalla “NUOVA ET ESATTA PIANTA DI ARPINO ” di Andrea Primo Campione del 1704. Tra il 1735 ed il 1766, per motivi sconosciuti, la Chiesa subu00ec dei danni per poi essere riparata. L’assetto attuale che stravolge in qualche modo quello fin qui delineato, almeno per quanto riguarda l’aspetto figurativo, si configura nel 1863. Da questo momento si procedette alla realizzazione dei locali di servizio quali la nuova sagrestia al piano superiore, la stanza da letto, locali resisi necessari per l’alloggio del canonico. Dalla seconda metu00e0 dell’ottocento non ci sono stati piu00f9 sostanziali interventi al manufatto.