La chiesa è stata costruita nel 1792 si costruì e dedicata a San Giuseppe. L’edificio è posto di fianco alla antica cappella di San Romualdo ed è stato ricavato scavando e ampliando due preesistenti celle sovrapposte nella rupe; qui venne rinvenuto, nell’intercapedine con la sala capitolare, il corpo del Beato Giovanni Maris.
Nel 1826 la chiesa è stata dipinta e decorata in stile neoclassico, con serliane a colonne e capitelli tuscanici che dividono l’aula. L’ambiente è coperto con volta a botte ribassata su fregio dorico a metope e triglifi, sorretta da cinque campate di semi pilastri; diversamente il presbiterio riporta una volta a vela. L’aula è arricchita da stucchi su lacunari a disegni ottagonali in bianco e oro, opera del plasticatore Alessio Fioravanti di Cingoli ma domiciliato a Massaccio.
Nella chiesa era custodito un altare a dossale in terracotta invetriata policroma datato 1516, attribuito alla scuola dei Della Robbia o all’Agabiti, trasferito presso la Pinacoteca di Jesi nel 1874.
La condizione architettonica del fabbricato è stata resa precaria dal settembre 1997 e seguito di un evento sismico per il quale le strutture hanno riportato alcuni danni.