La chiesa rurale di San Marco risalirebbe al 1527 ed è nota per via di una antichissima fonte sulfurea.

Di origine medioevale, è stata sopraelevata nel 700 e risulta di notevole interesse architettonico e storico per il rapporto che il costruito crea con l’ambiente circostante. Essa inoltre documenta i caratteri costruttivi dell’edilizia sacra del medioevo nel settecento e agli insediamenti legati alla presenza di fonti di acqua sorgiva. La chiesa si è sviluppata nel tempo a partire dalla prima edificazione che occupava esclusivamente la parte absidale. Assieme alla sopraelevazione risalente al settecento, gli interni sono stati adornati con pitture che ricoprono la zona absidale e le parete perimetrali.

La chiesa versa in precarie condizioni ma le piogge degli ultimi tempi hanno dilavato la parete nord, facendo emergere degli incredibili affreschi, prima ignorati nella loro interezza. Nei secoli passati, la chiesa era completamente affrescata, ma le tinteggiature posteriori avevano oscurato le pitture, eccetto nell’abside e parzialmente nella parete sud.