Il palazzo originariamente apparteneva alla famiglia Grifo, che trasferì con Raone da Napoli a Nola la sua dimora: Carlo I d’Angiò nel 1274 concesse alla famiglia Grifo alcuni fondi nei dintorni della corte regia. Rinaldo Grifo fu Vice Ammiraglio del Regno e i suoi discendenti eressero nella stessa Nola un ospedale dei PP. Fatebenefratelli, due Benefici di Jus Patronato nel feudo di Faibano ed un altro nella cattedrale sotto il titolo di Santa Croce. Nel 1596 il palazzo venne donato da Jacopo Antonio Grifo, congiuntamente ad una rendita di tremila scudi d’oro ai Frati Ospedalieri di San Giovanni di Dio. Una epigrafe marmorea collocata nel chiostro del convento ricorda la donazione fatta dalla famiglia Grifo ai Frati Ospedalieri. Per una più ampia e dettagliata trattazione si rinvia alla allegata relazione storica.
Il complesso si compone di tre corpi di fabbrica contigui disposti lungo il fronte di via Remondini e comprendenti anche la cappella storica dell’antico complesso, nonché il corpo di fabbrica posteriore, un tempo adibito a residenza delle suore della Pace.
Dopo la cessione della proprietà da parte dei Grifo ai Frati Ospedalieri di San Giovanni di Dio, la struttura fu convertita a sede monastica dell’ordine delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù, che lo adibivano a struttura scolastica sino agli anni 1980. Fu poi abbandonato a seguito del sisma che colpì la zona.