Mitigliano è una zona di grande valore storico-archeologico e antropologico-religioso dell’estremo comune peninsulare, ai piedi del monte San Costanzo, accanto al villaggio di Termini, il cui fulcro è rappresentato dalla chiesa di Santa Maria e dagli annessi resti. Pare che questa sia stata costruita sui resti di un’antica abbazia benedettina, i cui frati, si racconta, furono ridotti in schiavitù dai turchi.
La struttura, come si evince dalle fonti, è in disuso da molti secoli: nel 1685 il vescovo Nepita riferisce che la chiesa era così malandata da necessitare un restauro; nel 1773 le memorie di una controversia sulla proprietà di alcuni fondi ci ricordano che continuava a versare in condizioni precarie sia «per l’incurie de’ tempi a noi remoti», sia «per l’incursione de’ Barbari».