La Chiesa è indicata in qualche fonte con il nome di Santa Maria delle Grazie, risalente agli ultimi tempi dell’alto medioevo, originariamente sorgeva su un sito diverso da quello che occupa attualmente ed era la chiesa parrocchiale del casale. Fu costruita tra la fine del 1200 e i primi anni del 1300 quando, soppressa la cattedrale di “Aequa” e ricostruita la stessa sul promontorio di Vico Equense, gli abitanti di Seiano furono privati di quella che era stata per centinaia d’anni anche la loro cattedrale.
All’interno del piccolo tempio, su di un muro, un artista ignoto realizzò un affresco raffigurante la “Madonna con il Bambino”. Passarono pochi anni, quando in seguito ad un rovinoso terremoto la chiesa crollò. Miracolosamente il solo muro che rimase in piedi fu quello recante l’affresco, conservato sul muro esterno dove ancora oggi è visibile.
Caduta d’importanza, fu quasi sul punto di essere abbandonata. Diversi lavori di restauro vi furono fatti tra gli ultimi decenni del ‘600 e la seconda metà del ‘700, con l’arricchimento di una sagrestia.
L’altare di marmo policromo fu consacrato il 2 maggio del 1774 dal Vescovo di Vico Equense Monsignor Paolino Pace. Dietro l’altare si trova l’immagine della Madonna delle Grazie, raffigurante la Vergine con il Bambino circondata da tre angeli.
Il piccolo tempio era inizialmente a una sola navata, ma nel 1897, con la costruzione della torre campanaria, venne ingrandito con un’altra navata sulla sinistra, divisa dalla principale da tre archi.
A seguito del terremoto del 1980 fu rifatto il tetto.
Nella frazione Seiano, la chiesa è conosciuta in tutta la penisola sorrentina e ritenuta in ogni epoca, oltremodo miracolosa dalla gente di mare del contado. A testimonianza delle “Grazie” ricevute e dei prodigi che, ancora oggi si sentono raccontare dagli anziani marinai, la navata di sinistra della chiesa è tappezzata da quadri votivi eseguiti in epoche diverse. La chiesa è composta da una navata centrale e una piccola laterale. La navata centrale è sormontata da una volta a botte ribassata ed è separata dalla navata laterale, coperta anch’essa da una volta a botte con unghie, da tre pilastri di tufo. Le pareti e le arcate sono ornate di finto marmo. La facciata è bugnata nella parte bassa, scandita da due lesene laterali sormontate da capitelli corinzi e da un architrave liscio. Al centro vi è la porta d’ingresso sulla quale poggia una lunetta incisa che custodisce un dipinto (La Vergine e Gesù Bambino). La facciata prosegue a sinistra con un campanile a pianta quadrata a due ordini.
La facciata è bugnata nella parte bassa, scandita da due lesene laterali sormontate da capitelli corinzi e da un architrave liscio. Al centro vi è la porta d’ingresso sulla quale poggia una lunetta incisa che custodisce un dipinto (La Vergine e Gesù Bambino). Una piccola cornice sottolinea la quota di imposta dei capitelli e delimita con la sovrastante una cornice circolare. Il timpano, non decorato, con frontone è sovrastato da una croce.
Il campanile è a pianta quadrata a due ordini, bugnato sino alla quota di imposta dell’adiacente timpano con vano finestra rettangolare strombata, con campana a vista inserita in vano ad arco delimitato da lesene e timpano e da un’alta fascia a coronamento dell’intero campanile.