La chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, che deriva dalla presenza dell’etnia longobarda, è situata nel territorio del comune di Varese Ligure, precisamente in località Porciorasco. L’edificio di culto, che nella seconda metà del secolo XVIII prese il posto di una più antica costruzione, di cui sono ancora visibili i resti, conserva al suo interno un ricco apparato di stucchi policromi che attendono ancora di essere adeguatamente indagati. Nel catino absidale si scorge l’arcangelo titolare che sovrasta, impugnando la spada, la mostruosa figura di Lucifero; nella volta del presbiterio è invece raffigurata l’Incoronazione della Vergine, mentre nei pennacchi, secondo la consuetudine, sono inseriti gli Evangelisti. Pur non disponendo di un raffinato bagaglio culturale, l’autore di questi stucchi ostenta notevole fantasia ed una disinibita attitudine formale.
L’integrale ricostruzione della chiesa di Porciorasco si deve alla famiglia De Paoli, di gran lunga la più eminente del luogo, la quale vantava origine corse e che promosse il culto della Madonna della Lavasina, commissionando ad uno scultore genovese il bel simulacro ligneo conservato nel Museo Diocesano della Spezia, unica trascrizione tridimensionale dell’immagine dipinta che si trova nel santuario corso. Per la realizzazione degli stucchi, i De Paoli si rivolsero invece ad una bottega itinerante di probabile matrice lombarda, appartenente cioè alla variegata moltitudine degli stuccatori che per secoli ebbero, in tanta parte della penisola, il monopolio delle decorazioni a stucco.