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Chiesa di San Biagio Extra Moenia

Chiesa di San Biagio Extra Moenia

Indirizzo: Strada vicinale della fontana
Comune: Castel di Sasso
Provincia: Caserta
Regione: Campania
Architettura / Chiesa

La chiesa di San Biagio Extra Moenia sopravvive, in forma di rudere, nella campagna di Castel di Sasso, a circa 200 m dall’abitato.
L’edificio, già esistente nel 979, ma inizialmente intitolato a San Pietro, viene menzionato per la prima volta nella Bolla Consecrationis Cancti Stephani Episcopi tra le diverse chiese pertinenti alla giurisdizione di Santo Stefano di Sassa.
Inizialmente il piccolo edificio fu probabilmente una stazione processionale lungo la strada di pellegrinaggio in direzione del santuario di S. Michele Arcangelo sul Monte Melanico (nel comune di Liberi, CE), per diventare, poi, con l’edificazione del Castrum de Saxa, la chiesa di riferimento del feudo, centro religioso di raccolta della popolazione del contado. Nei registri parrocchiali risulta che, a metà del XVII secolo, essa fungeva da cimitero con l’appellativo di “Sanctus Blasius extra moenia“.
La Chiesa, realizzata in muratura di pietra calcarea, è a pianta rettangolare e dotata di una piccola abside terminale. L’absidiola, sfondata nel centro, larga 2,40 e profonda 1,60 m, in parte scavata nello spessore del muro ed in parte estradossata, presenta degli affreschi di stile bizantino, i quali, anche se danneggiati, conservano in modo abbastanza evidente lineamenti e colori. La composizione presenta raffigurati la Vergine Regina in trono con Bambino, fra gli Arcangeli Michele e Gabriele, ed i santi Biagio e Nicola. Non esistono indizi precisi per poter individuare la committenza di queste pregevoli raffigurazioni. Alcuni elementi consentono però di inserire le realizzazioni in quel filone pittorico di Terra di Lavoro, sviluppatosi nella prima metà del XII secolo, la cui arte si ispirava all’abate Desiderio. Due furono gli esecutori delle pitture; ad una prima mano, più dotata e riconoscibile per l’abilità mostrata dal sapiente uso del colore, vanno attribuiti il gruppo centrale della Madonna Regina col Bambino, gli Arcangeli, san Biagio e, forse, anche i motivi della raggiera e del velario. Spettano, invece, all’altro artefice, tecnicamente meno preparato, la figura, dalla fattura più semplice, del san Nicola e gli elementi naturalistici dello sfondo. La chiesa rurale appare oggi come una piccola rovina. La facciata ed il tetto sono interamente crollati, mentre le pareti laterali sono ancora in piedi, e rendono visibili i resti di sei finestrini.

Proprietà: Persona giuridica privata senza fini di lucro
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Rudere
Ambito cronologico secolo: X secolo