La chiesa di San Giorgio Martire, oggi sconsacrata, è menzionata solo a partire dal XVI secolo, quando inizia ad essere ricordata nelle Sante Visite e in seguito richiamata nella Nolana ecclesiastica storia di Gianstefano Remondini (1747). L’impianto originario dell’edificio, a navata unica, ha abside semicircolare e nicchie laterali, dovrebbe risalire ad un’epoca di molto anteriore, forse al XII o XIII secolo. Ad epoca rinascimentale si data il portale, in piperno articolato con semicolonne sormontate da capitelli corinzi a sostegno di una trabeazione modanata, sormontata da una lunetta che ospita un affresco con san Giorgio, di autore ignoto del XVI secolo. Attualmente la chiesa è in stato di abbandono e ne è previsto un restauro da realizzarsi nell’ambito dei finanziamenti del PNRR.

