La chiesa di San Nicola a Pistaso si sviluppa con un’aula unica rettangolare allungata tra via San Biagio dei Librai, vico Maiorani e piazzetta Divino Amore, nel centro antico di Napoli. La facciata, restaurata nel 2022, continua la semplice cortina degli edifici di via San Biagio dei Librai e presenta un portale in piperno e una grande finestra con stucchi bianchi che movimentano il liscio muro intonacato. Le due facciate laterali anch’esse lineari, hanno due e tre finestre e sono caratterizzate da elementi in piperno che ne definiscono i cantonali.
Il completamento dell’edificio ad opera di Giovan Battista Manni risale all’inizio del XVIII secolo, anni in cui si registra anche la presenza di Sanfelice, impegnato nelle sistemazioni dell’altare maggiore, della scala per il coro e di alcuni elementi decorativi. Altre trasformazioni si devono all’intervento eseguito nel 1755 da Niccolò Carletti. Il nome Pistaso deriva dall’appellativo di una più antica cappella che sorgeva nel vico omonimo, lungo il prolungamento di vico Maiorani verso il decumano principale. Questa fu demolita in occasione della costruzione del monastero del Divino Amore, favorita da un ordine di Filippo IV. Per realizzare la fabbrica religiosa nel 1660 Beatrice Villani, figlia del Marchese di Polla, allargò un palazzo di famiglia prevedendo l’inclusione del vico Pestasi e l’abbattimento della chiesa omonima. Per ricordare l’antico tempietto e completare il progetto di riconfigurazione dell’area, le suore del Divino Amore acquistarono le case di fronte al monastero e ricostruirono la chiesa di San Nicola, in parte sul vecchio seggio dei Pistasi che già nel Quattrocento era in stato di abbandono e crearono una piazzetta davanti all’ingresso della loro Casa. Il termine Pistaso, associato allo stenopos scomparso, viene fatto risalire da Celano alla presenza di mulini che macinavano il frumento, e, dunque, deriverebbe dal latino pistor, panettiere. Forse lì si trovavano i forni pubblici della città. Secondo Galante, invece, l’etimologia della parola deriva dalla famiglia Pistasi che qui risiedeva e dava il nome al sedile ivi locato.
La chiesa di San Nicola a Pistaso fu chiusa dopo il terremoto del 1980 e la porta di accesso murata, consentendo l’ingresso dal solo fronte laterale. Da allora il piccolo edificio sacro non è stato più aperto al pubblico, se non in rarissime occasioni. Tuttavia, dopo l’intervento eseguito nel 2022 sulle facciate esterne, il portale di ingresso è stato liberato.