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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura

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CHIESA DI SAN SEVERINO

CHIESA DI SAN SEVERINO

Indirizzo: LOC. SAN SEVERINO, IGLESIAS

Comune: Iglesias

Provincia: Sud Sardegna

Regione: Sardegna
Architettura / Chiesa

A circa ottocento metri ad Occidente di Monteponi, prima dell’abitato di Bindua, si estendeva una proprietà di circa cinquanta ettari, appartenente alla famiglia De Villa di Iglesias, impiantata ad uliveto e frutteto; già nella carta del 1870 allegata alla relazione del deputato Sella viene segnalata la presenza di una “Cascina Devilla”  e di ruderi di una chiesa: tutta l’area verrà comunemente conosciuta e denominata con il  toponimo di “San Severino”, compresi anche i cantieri minerari aperti tra Monteponi e la tenuta Devilla . Il canonico della Cattedrale di Iglesias Severino Devilla, discendente della famiglia proprietaria, vi edificò una piccola chiesa campestre intitolandola proprio a San Severino: parrebbe essere stata completata nel 1784 visto quanto riportato in una lapide posta in prossimità dell’ingresso, in cui presente la dicitura ”In onorem Sancti Severini Episcopi Severinus De Villa edificavit, MDCCLXXXIV”, e la zona su cui sorge appare già esistente, come vestigia di San Zeferino, nel Cabreo delle baronie che compongono tutta la Diocesi di Iglesias del 1794.

L’edificio venne realizzato immediatamente a lato della Strada Nazionale Golfo di Palmas-Iglesias, con un corpo principale a pianta rettangolare di circa 60 m2 ed un piccolo prolungamento laterale, prossimo all’ambone, ad uso sacrestia. Il prospetto rivolto a Sud, in cui trovasi il portone di ingresso, è protetto da un muro di cinta che delimita una piccola porzione di terreno, consentendo l’accesso attraverso uno stretto cancello. L’eredità del canonico Severino Devilla verrà da lui trasferita all’erede Delfina Melis Devilla, e da questa alla sua figlioccia Delfina Aresu Ballocco; nel 1923, dopo la cessione di altre porzioni della proprietà, anche la chiesa di San Severino verrà ceduta dalla Aresu Ballocco alla Società Monteponi. La chiesa venne edificata con pregevole fattura, affrescata nella volta interna e decorata alle pareti; fu utilizzata al culto come chiesa campestre soprattutto dai residenti delle piccole frazioni di Bindua e Monte Agruxiau, sino a quando non istituite delle chiese in queste frazioni. Con l’aumentare del numero dei residenti incominciò a venirne meno l’utilizzo per la scarsa capienza, sino ad un sostanziale abbandono a partire dai primi anni sessanta del Novecento; per un breve periodo venne utilizzata dai religiosi della congregazione del Padre de Foucauld che s’erano stabiliti a Bindua, ma dopo breve tempo fu completamente abbandonata con manomissione degli arredi, danneggiamento delle murature e delle coperture, degrado degli affreschi. Un intervento di recupero a cura dell’Ente Minerario Sardo nel 1999 consentì la ripresa degli affreschi ed il consolidamento delle murature; ad oggi pare aver preso nuovamente piede uno stato di generale disinteresse e abbandono.

Proprietà: Pubblica
Dettaglio proprietà: Comune
Regime tutela: Tutela Ope Legis
Stato di conservazione: Cattivo
Immagine relativa a CHIESA DI SAN SEVERINO
Immagine relativa a CHIESA DI SAN SEVERINO