La chiesa di S. Maria de Foris sorge nel centro storico di Teano, nei pressi di uno degli antichi accessi alla città, noto come Porta Napoli, e in posizione esterna rispetto all’antico circuito murario, da cui deriva il nome. La chiesa e l’annesso monastero vennero fondati nel 986 d.C., per volontà del conte Atenolfo e della moglie Ildegarda, con l’obiettivo di accogliere le donne della nobiltà teanese che entravano a far parte dell’ordine delle monache benedettine. Secondo quanto riportato dal Pezzulli nel suo Discorso storico della città di Tiano Sidicino del 1820, gli edifici, fortemente danneggiati durante l’assedio normanno del 1064, vennero ricostruiti nelle forme attuali nel 1260.
La fase immediatamente successiva al periodo normanno è poco documentata. Si hanno notizie circa le difficoltà che incontrò il monastero in quegli anni, al punto da rischiare più volte la chiusura. Nel corso del Settecento chiesa e monastero subirono molti interventi di trasformazione, per adeguarne le forme al corrente gusto barocco. Tali interventi alterarono fortemente la spazialità interna della chiesa, attraverso la realizzazione di muri divisori che obliterarono le antiche colonne della fase normanna e che vennero demoliti solo negli anni Sessanta del Novecento. Nel 1711 venne eretto il nuovo altare, con marmi colorati e putti agli angoli, realizzato dallo scultore e ingegnere italiano Pietro Ghetti. Nello stesso periodo venne probabilmente realizzata la fontana monumentale nel chiostro della chiesa, ancora oggi visibile.
Dopo l’Unità d’Italia nel 1866, con la prima soppressione degli ordini religiosi, i beni del monastero divennero proprietà del Comune. Nel 1869 l’amministrazione decise di convertire la struttura conventuale in ospedale e teatro. Restò in funzione soltanto la chiesa, fino a quando i bombardamenti del 1943 ne causarono la parziale distruzione.
La chiesa, a pianta basilicale, divisa in tre navate e con tetto a doppio spiovente, misura 22,20×11,60 m. L’edificio doveva essere un tempo munito di campanile, probabilmente a base quadrata, di cui non resta praticamente nulla, se non il disegno sull’antica stampa di Teano di Pacichelli del 1703.
Della chiesa oggi è possibile ammirare soltanto il muro perimetrale Sud, parzialmente restaurato, costituito da un basamento in blocchi di reimpiego. Nell’angolo Sud Est si conserva, inoltre, un bellissimo portale gotico. Annesso alla chiesa si conserva ancora il complesso conventuale, sede dell’attuale ospedale.

