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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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CHIESA DI SANTA MARIA STELLA MARIS

CHIESA DI SANTA MARIA STELLA MARIS

Indirizzo: Piazzetta Grande Archivio
Comune: Napoli
Provincia: Napoli
Regione: Campania
Architettura / Chiesa

La chiesa di Santa Maria Stella Maris, situata nel quartiere napoletano Pendino, prospetta sulla piazzetta Grande Archivio, al centro della quale si trova la barocca Fontana della Sellaria. L’edificio religioso è a pianta rettangolare e tetto piano e si articola su due livelli, uno fuori terra e uno ipogeo. Sono presenti bifore con archi a sesto acuto, un campanile a base quadrata e cuspidato, stucchi con figure di angeli e motivi naturali.
La chiesa, nel complesso neogotica, costituisce uno degli spazi religiosi realizzati tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento in sostituzione dei molti edifici antichi demoliti con il Risanamento. Infatti, essa fu realizzata, per volere della Reale Arciconfraternita dei Caciolii, tra il 1903 e il 1907 in memoria della cappella cinquecentesca di Santa Maria a Mare un tempo sita in Largo di Porto e sacrificata in nome del rinnovo dell’intero quartiere Pendino. Dopo solo un ventennio Santa Maria Stella Maris cadde in uno stato di abbandono e degrado, dovuto a mancati interventi di manutenzione. Tale condizione perdurò fino al 1977, anno in cui fu adattata ad uso commerciale e di deposito, con la realizzazione di un soppalco ancora in sito, che ha spezzato in due la spazialità unica della chiesa. Nel 2016 l’Arciconfraternita proprietaria, estinta dal 2009, ha affidato la chiesa all’associazione “i sedili di Napoli” per destinarla a una funzione collettiva. Tuttavia, nonostante gli sforzi per la valorizzazione, la chiesa è ancora inutilizzata, chiusa e in uno stato di degrado diffuso. In alcune occasioni, come il Natale, viene riaperta per sollecitare l’attenzione di turisti e residenti e raccogliere fondi per i restauri.
Le pareti esterne sono quasi del tutto prive di intonaco, con muratura in tufo esposta agli agenti atmosferici e soggetta ad un’accelerazione del processo di degrado. Inoltre, la chiesa, adombrata dagli edifici adiacenti, più alti, soffre di problemi di infiltrazione e umidità. All’interno sono presenti macchie di umidità, distacchi e fessurazioni e risultano in stato di degrado avanzato e a rischio di perdita i superstiti stucchi e intonaci decorati. Si rileva, oltre al soppalco con struttura in ferro e laterizi, la presenza di vecchi interventi di consolidamento, tra i quali una trave di rinforzo in ferro, che hanno causato danni alla struttura e all’apparato decorativo della chiesa.

Proprietà: Persona giuridica privata senza fini di lucro
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: D.C.R. 398 del 15.03.2018
Stato di conservazione: Cattivo
Ambito cronologico secolo: XX