L’edificio sorgeva nelle prossimità di un villaggio attestato dalle fonti scritte del X secolo del quale oggi non rimane traccia in superficie. La chiesa di S. Andrea è menzionata nell’elenco dei beni della Diocesi di Lucca nel 1260; nel 1358 risulta unita alla chiesa di Casoli, segno del suo decadimento, e nella visita pastorale del 1467 è già indicata come in abbandono e parziale rovina. Tuttavia, l’analisi stratigrafica degli elevati e delle fonti fotografiche ha individuato diversi rifacimenti di età moderna, a cominciare dall’inserimento di un portale architravato in arenaria grigia, purtroppo oggi smontato e scomparso.
Le fonti orali la ricordano priva del tetto già a partire dai primi decenni del Novecento. Attualmente l’edificio religioso è costituito da un corpo di fabbrica a pianta rettangolare, ad aula unica e con abside semi-circolare sul lato est davanti al quale si trova la mensa smantellata nella sua parte di copertura superiore. La muratura è caratterizzata da bozze litiche squadrate o riquadrate disposte su filari regolari; presente ancora una monofora originale sul lato sud, mentre verso l’abside è stata aperta una finestra quadrangolare in epoca postmedievale. Sul paramento interno del lato nord è visibile anche il reimpiego di una fabbrica medievale di epoca precedente. Priva di tetto e privata anche del portale, mostra una ampia fessurazione nella parte superiore della facciata, dalla luce della porta fino alla croce lucifera verso il colmo dello spiovente del tetto. Sono presenti anche segni di scavo da parte di clandestini non autorizzati in un paio di punti della pavimentazione attualmente coperta da detriti e vegetazione.

