Il complesso era in origine un convento benedettino. La tradizione vuole che l’antica e modesta chiesa custodisse un’immagine miracolosa della Madonna talmente venerata dai fedeli da imporre al vescovo Nicolò Sfondrati la ricostruzione del luogo di culto.
I lavori sono stati affidati nel 1583 all’architetto Francesco Capra. Nell’Ottocento è stata edificata la maestosa villa padronale (il cui progetto è attribuito a Carlo Sada) commissionata da Gaetano Bolzesi, proprietario dell’omonino palazzo nel centro di Cremona, il cui parco romantico era l’esatta replica di quello cittadino. La villa, dalle forme semplici ed eleganti, tipiche del neoclassico milanese, custodisce innumerevoli saloni decorati. Intorno alla corte chiuse si sviluppano i bracci agricoli degli edifici, oggi in avanzato stato di degrado.