La fondazione della Badia di San Pietro a Moscheta risale agli inizi dell’XI secolo. La valle dove sorge il complesso conserva pressoché inalterati i lineamenti che dovettero apparire al fondatore S. Giovanni Gualberto Visdomini, quando, intorno al 1034 vi stabilì la seconda badia del suo ordine (dopo quella di Vallombrosa). La Badia fu dedicata a S. Pietro e costruita, coerentemente con i principi propri della regola di S. Benedetto, in forme semplici e severe, come testimonianza di autenticità religiosa.
Il complesso immobiliare comprende la Badia di San Pietro, la Canonica, un appartamento adibito a civile abitazione ed alcuni locali adibiti a magazzino. La Chiesa è di fatto inutilizzata. L’interno si presenta a navata unica; la separazione tra l’abside e la navata è messa in risalto dalla presenza di un arco; dall’abside si accede, tramite alcuni gradini, alla sagrestia, e da questa ai locali dell’ex-canonica. La copertura della chiesa è a due falde inclinate con struttura in legno, scempiato di pianelle in cotto e manto di tegole marsigliesi.
L’ex canonica comprende numerosi locali al piano terra e al piano primo, e un sottotetto non abitabile. La copertura è a due falde inclinate, con struttura costituita da orditura principale e secondaria in legno, soprastante assito e manto in tegole marsigliesi. Alcune delle travi presentano cerchiature in ferro. La copertura del loggiato è invece ad un’unica falda con manto in lastre di pietra. Il paramento murario esterno è costituito da pietre locali a faccia vista e sporadici ricorsi in mattoni.