La chiesa di San Biagio in Lastreto sorgeva in cima ad una collina a quota 505 metri. Posto sul valico che dalla valle del Tarugo immette in quella del Cesano, questo eremo svolgeva un importante ruolo di assistenza e di rifugio per i viandanti e i pellegrini, che percorrevano la vallata per recarsi in devozione in altri luoghi di preghiera e di meditazione.
Il monastero, dedicato a Maria Assunta, è stato fondato dai Benedettini intorno al Mille: lo attestano alcune decorazioni a treccia e delle incisioni stilizzate di chiara arte romanica, realizzate su pietra arenaria, e pervenute fino ai nostri giorni. Papa Onorio III, nella sua bolla del 1224, riporta questa abbazia con la denominazione di “Monasterium de Astreto” e cita questo luogo assieme a tutte le chiese, i monasteri e i castelli di pertinenza della diocesi di Fossombrone. La chiesa dell’abbazia è stata distrutta da un terremoto nel 1672, come ricorda una lapide posta nel tempio che ha succeduto questo edificio.
Nei pressi dell’abbazia, verso ovest, sorgeva il castello di San Biagio, che prendeva il nome dal santo a cui era dedicata la chiesa; in questo contesto nell’abbazia si svolgevano le funzioni parrocchiali. In seguito anche il castello è andato in disfacimento e il titolo è passato alla chiesa del monastero, pertanto questo luogo oggi viene riconosciuto anche con il nome di San Biagio in Lastreto.