Immersa nella Valle d’ Itria, sulla strada che collega Ceglie Messapica alla vicina Francavilla Fontana, si trova una delle numerose chiese rupestri presenti nel brindisino: la chiesa di Santa Maria della Grotta, databile al XIV secolo e costruita, con molta probabilità, a fianco di un antico chiostro utilizzato dai pellegrini che si recavano al santuario per omaggiare la Madonna durante la stagione primaverile.
L’edificio ha pareti alte e snelle, interrotte da un vecchio portale e dal rosone, del quale rimane la ghiera esterna. La facciata, realizzata secondo lo stile del bugnato rustico, presenta inoltre un campanile a vela ad un fornice e un altro aggiunto nei secoli successivi.
Le pareti interne ospitano bellissimi affreschi risalenti al periodo bizantino, come l’affresco dedicato a Sant’Antonio Abate, situato alla sinistra dell’abside, di cui è oggi visibile solo la parte superiore e un altro, raffigurante la Vergine con il Bambino, situato in una nicchia ricavata in una cappella da un altare litico.
Il tetto della chiesa è formato da un doppio spiovente embricato tipico dello stile gotico, mentre la pavimentazione è dello stile ipogeo dell’area jonico-salentina.
Superato il portale e la gradinata, si scende giù dove si può ammirare una bellissima grotta, con stallatiti e stalagmiti ad incorniciare gli altari e le scalinate.