Non abbiamo notizie certe né sull’origine né sull’epoca in cui questa Chiesa è stata fondata. Se ne attesta per la prima volta l’esistenza in un documento del 1087, in cui è scritto che in quell’anno il duca normanno Ruggero d’Altavilla aveva concesso all’Arcivescovo di Bari Ursone alcune proprietà a Monte Sannace, comprendenti terre ed orticelli situati presso la chiesa di S. Angelo.
Il prospetto della Chiesa è diviso verticalmente in tre parti da lesene ornate di capitelli ionici schiacciati. La parte destra costituisce la base su cui si sviluppa la torre campanaria, suddivisa in tre parti: la prima, in pietra, è in linea con la parte inferiore della facciata, mentre la seconda e la terza zona presentano una monofora per ogni lato. La parte finale termina con una modesta cupola cuspidale sormontata da una croce in ferro.
Nel senso orizzontale la facciata è divisa in due parti; quella sottostante, in pietra, caratterizzata da un ampio portale sormontato da un’iscrizione; quella superiore, in tufo, presenta una grossa apertura e termina a forma di settore circolare.
L’interno della chiesa, che presenta una navata con volte a botte, decorata con stucchi, è scandito nella sua lunghezza da due grandi archi a sesto ribassato seguiti da un arco più piccolo.
Il presbiterio è occupato da un altare in marmo policromo e da un grande quadro che raffigura la Madonna di Costantinopoli, opera del XVIII secolo: al centro del dipinto vi è la Madonna che reca in braccio il Bambino Gesù, mentre sul lato sinistro è raffigurato San Giovanni Battista insieme a San Luigi e sul lato destro San Filippo Neri, a ricordare la Confraternita di San Filippo Neri che in passato ha officiato nella chiesa di Sant’Angelo.
La chiesa è stata riconosciuta nel 1969, Monumento Nazionale.