La chiesa di Santa Maria la Nova sorge in epoca medioevale sulla distrutta chiesa di S. Anastasia che era la parrocchia principale del paese. La nuova chiesa dedicata a S. Maria avrebbe dovuto riproporre i caratteri della vecchia edificazione ma il sindaco Miranda che ne commissionò la realizzazione fu negligente nel farne la memoria. Nonostante questo tre delle colonne che ornavano l’antica chiesa erano state riusate: in particolare una funzionò da sostegno ad un lampione posto al centro di piazza Trivio; le altre due si trovava sulla facciata di una villa di Trocchia.
All’edifico offerto a S. Maria la Nova si accedeva dall’attuale piazza Trivio. Infatti in origine la Chiesa era orientata esattamente al contrario di come appare oggi: l’ingresso era appunto dove ora è la parte absidale dell’edificio; l’abside allo stesso modo era dove ora è posto l’ingresso verso l’attuale via Roma. Infatti la ricostruzione interessava poco meno della metà della strada e occupava il luogo che ancora oggi dagli anastasiani più vecchi è chiamato fore o’ coro’, ad indicare appunto che il quel luogo sorgeva il coro della Chiesa.
L’orientamento e la lunghezza non sono la sola cosa differente tra l’aspetto iniziale e quell’attuale della Chiesa di S. Maria la Nova. Essa infatti aveva una struttura tradizionale a navata unica con cappelle laterali su entrambi i lati, diversamente dalla configurazione attuale che presenta cappelle solo sul lato sinistro. Fonti documentarie attestano quattordici cappelle: sei per lato più le due del transetto, mentre allo stato attuale la Chiesa ne presenta sei in tutto, quattro sul lato sinistro e due nel transetto.
Il tempio fu dunque mutilato: accorciato e privato di tutto il lato destro e dell’antica abside. Questo spiega anche come mai si ritrovino edifici di proprietà comunale ed ecclesiastica al di là della chiesa: in realtà la strada che oggi collega piazza Trivio a via Roma da destra, non esisteva; l’area era occupata dall’ala destra dell’edificio sacro, a cui erano direttamente legati gli edifici in cui oggi si trovano alcuni uffici comunali e quelli utilizzati per le attività religiose ad essi adiacenti. La Chiesa con i suoi locali annessi arrivava fino all’attuale Scuole Elementari, dove appunto si trovavano le scuole tenute dai molti canonici presenti a S. Maria la Nova.