Dell’antico impianto, forse di origine romanica, rimane ad oggi soltanto qualche rudere non visitabile. L’edificio era, secondo le fonti storiche, l’impianto religioso più antico del territorio e molto probabilmente la sua data di costruzione è risalente ad un periodo ben precedente alla nascita del borgo medievale apricalese. Sita a circa tre chilometri dal centro di Apricale, lungo la strada per Pigna, la chiesa fu la prima parrocchiale dei piccoli villaggi della valle. In un documento attestato del 1166 è probabilmente alle dipendenze della prioria di Ventimiglia così come altri beni nel territorio apricale. Un successivo documento del 1230 afferma che nel sagrato della chiesa qui si radunarono e nominarono il locale giudice di pace i membri del parlamento di Apricale. Nuovamente citata nei celebri statuti del 1267 è ulteriormente documentata nel XVI secolo a seguito di una necessaria riparazione del tetto per infiltrazioni; l’edificio risulta però già in stato di abbandono. Le ultime notizie certe e documentabili giungono fino al XVIII secolo quando si apprende della nomina di un apposito priore per la cura della chiesa.