A sei chilometri da Gioia del Colle e a circa un chilometro dagli scavi archeologici di Monte Sannace, nell’omonima contrada, domina l’antica Chiesetta dell’Annunziata, testimonianza dell’arte del XIV secolo in Terra di Bari, importante non solo sotto l’aspetto architettonico, ma anche sotto quello pittorico.
Dall’iscrizione posta sul frontespizio della Chiesa si apprende che essa fu fatta edificare dall’arcivescovo di Bari Romualdo II nell’anno 1309 e poi fu restaurata nell’anno 1505.
L’edificio, benché piccolo, era già noto agli studiosi dell’Ottocento per la presenza di arredi scultorei ed affreschi di buona fattura, tra cui un’acquasantiera, un dipinto della Madonna col Bambino, risalente al XVI secolo, un ciclo di affreschi riguardanti la Passione di Cristo e la Crocifissione, altri affreschi e una statua lignea dell’Annunciazione.
La Chiesa, che si raggiunge attraverso una scalinata, presenta un sagrato sul quale spicca la facciata in pietra con ingresso rettangolare, un rosone con sette aperture, delimitate da colonne con capitelli e in alto due piccole figure, ugualmente in pietra; queste ultime di origine antica sono poste alle estremità superiori del prospetto frontale.
L’interno della Chiesa, che ha una volta a botte, è ad una navata affrescata e presenta una cappella sul lato sinistro. Tale ambiente, ugualmente chiuso da una volta a botte, è noto come Cappella del Crocifisso e presenta numerose pitture murali, eseguiti con la tecnica del mezzo fresco, opere sicuramente di due diverse maestranze della fine del XVII secolo.