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DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
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“Chiese a porte aperte” in Piemonte e Valle d’Aosta

“Chiese a porte aperte” in Piemonte e Valle d’Aosta

  • modalità tecnologica innovativa per ampliare l’accesso ai beni culturali religiosi, sostenuta da Fondazione CRT e coordinata dalla Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici;
  • dopo essersi registrati al circuito delle chiese aperte è possibile scaricare l’app per IOS e Android e prenotare la propria visita- una volta giunti in loco, basterà inquadrare un QR code per aprire la porta della chiesa e far partire la «voce narrante» abbinata ad un sistema di illuminazione dei dettagli artistici (affreschi, capitelli…)
  • ad oggi tramite app è possibile aprire n.23 chiese situate nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta
SOSTENIBILITÀ SOCIALE
impiego di una interfaccia user friendly, scaricabile sul proprio smart phone gratuitamente e a portata di tutti, bambini e adulti, turisti e comunità locale
SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
la fruizione mediata dalla tecnologia permette di avere costi di gestione e fruizione risibili
SOSTENIBILITÀ CULTURALE
recupero di spazi culturali altrimenti inaccessibili grazie all’impiego di una tecnologia innovativa, una narrazione automatica in tre lingue, luci direzionali e musiche che gratificano e potenziano l’esperienza culturale

IL PROGETTO

“Chiese a porte aperte” è una innovativa modalità tecnologica che dà la possibilità di accedere e visitare, gratuitamente e in totale autonomia, numerosi gioielli di arte sacra del territorio organizzati in sei itinerari che combinano arte sacra, architettura, natura e paesaggio in Piemonte e Valle d’Aosta. Scaricabile su qualsiasi smatphone, l’App gestisce e organizza le visite, dalla prenotazione all’apertura automatizzata della porta. Una volta effettuato l’accesso tramite QR il visitatore viene guidato alla scoperta del bene accompagnato da una narrazione automatizzata in tre lingue e da un’installazione multimediale che, mediante luci direzionali e musica, gratifica l’osservatore nella più chiara comprensione dei contenuti. Rientrano nel progetto ventotto edifici, tra cappelle e luoghi di culto, selezionati, oltre che per la loro specificità e per l’interesse architettonico o pittorico che determinano, sulla base di specifici criteri che ampliano la portata di questa iniziativa ossia l’assenza di beni mobili all’interno e di un portale storico all’ingresso, la partecipazione attiva da parte della comunità, la vicinanza a siti di rilievo e la collocazione in un sistema più ampio di “wellness” e turismo responsabile (via Francigena, percorsi enogastronomici e turistici). L’iniziativa è unica in Europa e sviluppata nell’ambito del grande progetto “Città e Cattedrali” che si occupa del recupero e della valorizzazione del loro patrimonio storico-artistico sacro. A conclusione dei 32 cantieri di restauro i fondatori del progetto ne hanno promosso la valorizzazione attraverso il portale www.cittaecattedrali.it che raggiunge pellegrini e visitatori mettendo a sistema questa parte significativa del patrimonio di arte sacra, aperta e fruibile con i luoghi di storia in itinerari di visita geografici e tematici, corredati da ampie descrizioni. Il portale “Città e Cattedrali” rappresenta pertanto una piattaforma fondamentale nel processo di conoscenza della valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico di Piemonte e Valle d’Aosta e si candida a diventare nel tempo una vera e propria porta d’ingresso digitale, uno spazio di presentazione e di interpretazione che offre le chiavi di lettura storico-artistiche e liturgico-devozionali dei luoghi, per un’esperienza di visita consapevole.

LA COLLABORAZIONE

L’iniziativa è resa possibile grazie il virtuoso concorso e al cofinanziamento da parte della Chiesa, delle regioni, degli enti pubblici proprietari dei bene, delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e delle comunità locali, tutti coordinati dall’alta sorveglianza dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio che hanno garantito la direzione del progetto in tutte le sue fasi. Motore fondamentale del sistema di fruizione del grandissimo numero di siti culturali ecclesiastici sono i volontari che sostengono e nutrono il progetto con passione accompagnando visitatori e pellegrini e accrescendo quel senso di appartenenza verso i luoghi che incoraggia le comunità locali verso un percorso di crescita sempre più ricco.