L’epoca di fondazione il monastero di San Renato è incerta. Secondo alcune fonti il monastero avrebbe inglobato un preesistente convento dedicato a S. Severo, appartenuto ai monaci di Montecassino, la cui presenza a Sorrento è testimoniata da un documento del 778. La prima testimonianza documentaria dell’esistenza del monastero di San Renato risale al principio del XIII secolo.
Il 19 febbraio 1922, infatti, Papa Onorio III decretò il passaggio del cenobio benedettino di San Renato all’ordine florense ponendolo alle dipendenze del monastero di Sant’ Angelo a Rovigliano ricadente sul territorio della stessa Diocesi.
La decisione pontificia, procurò il risentimento dei benedettini di Montecassino e suscitò la reazione dell’Arcivescovo di Sorrento Alferio. Questi aprì un vero e proprio contenzioso del quale ci restano due diverse annotazioni tra gli atti dello stesso Papa Onorio III, una risalente al 30 gennaio del 1224 ed una al 3 febbraio 1224. Il “contenzioso” giunto fino al cospetto di Onorio III, fu archiviato concedendo ad Alferio il diritto di intervenire in prima persona sull’ ordinazione dei monaci nell’ambito della stessa diocesi.
Oggi il complesso è abbandonato e allo stato di rudere.