Si avvisano i gentili utenti che nelle giornate del 19, 20 e 21 aprile potranno riscontrare difficoltà sulla rete dati e di fonia a disposizione per aggiornamenti dei software interni. Ci scusiamo per il disagio.

DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO Ministero della Cultura
/
/
COLOMBARA – INFRASTRUTTURA D.A.T. N. 416

COLOMBARA – INFRASTRUTTURA D.A.T. N. 416

Indirizzo: montorio
Comune: Verona
Provincia: Verona
Regione: Veneto
Architettura / Campo militare

Il casolare identificato come “Colombara-infrastruttura D.A.T. n. 416”, ubicato a nord-est di Verona, a breve distanza dalla città, nella campagna tra le frazioni di San Michele Extra e di Montorio, ora in avanzato stato di degrado, fu edificato durante il secondo conflitto mondiale in prossimità della Caserma ora denominata “G. Duca”, come presidio militare per la Difesa Aerea Territoriale e comprendeva una limitata porzione di terreno estesa in direzione sud, dove in origine erano posizionate, su piattaforme in calcestruzzo, le batterie di cannoni antiaerei. Nel 1944 l’edificio, dismessa la funzione originaria per ragioni tattiche (la posizione non era sufficientemente efficace per il contrasto delle incursioni aeree dei bombardieri alleati), fu individuato come campo di concentramento per ebrei, in ottemperanza alle ordinanze e circolari promulgate dalla Repubblica Sociale Italiana, e fu sottoposto alla direzione del Comando del 40° Battaglione Mobile della Guardia Nazionale Repubblicana. Nel medesimo anno, verso la fine di aprile, un gruppo di una sessantina di persone, ebrei rastrellati a Roma, che in precedenza erano stati sistemati in una caserma militare del centro storico di Verona, fu spostato in questa struttura; qui rimasero fino alla consegna alle S.S. tedesche, avvenuta a metà maggio, che, sotto il comando del tenente Eisekolb, attuarono il loro trasferimento al campo di Fossoli (Modena) e da lì ad Auschwitz. Successivamente la Colombara divenne luogo di detenzione e di tortura di uomini e donne, sospetti oppositori politici e familiari dei renitenti alla leva. Pubblicazioni, documentazione e testimonianze di sopravvissuti e testimoni hanno reso l’immobile un luogo di memoria di tali eventi e vissuti.

L’immobile è stato dichiarato di particolare interesse culturale ai sensi dell’art. 10, comma 3, lett. d) del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 con provvedimento del 22 luglio 2020 della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Veneto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ora Ministero della Cultura.

Proprietà: Mista
Dettaglio proprietà: Stato
Regime tutela: Provvedimento Espresso
Dettaglio provvedimento: 22 luglio 2020
Stato di conservazione: Pessimo