La colonia è stata realizzata nel 1918 dal cavalier Vincenzo Bianchi, appartenente a nobile famiglia di Fasano, come casino di villeggiatura.
Il fabbricato è stato realizzato in due fasi, la prima a fine 1700 e la seconda nei primi anni del 1900; esso è costituito da un insieme di nove trulli distribuiti su un’area di pertinenza recintata con muratura a secco di altezza variabile. In pianta il fabbricato si presenta come un nucleo compatto anche se, da un esame approfondito sugli spessori delle murature si può evincere come al nucleo più antico, a nord ovest, sia stata accorpata la costruzione più recente. Il locale “lavanderia”, infatti, non è in comunicazione con gli altri vani, mentre il recinto ad esso accorpato, oggi denominato “latrina”, doveva originariamente essere un ricovero per animali.
Le strutture portanti sono costituite da muratura a sacco, in pietra calcarea, su cui si erigono le coperture tipiche locali, volte coniche denominate a “trullo”.
I prospetti presentano due tipologie: una ancestrale a nord ovest, che rispecchia la vecchia unità singola abitativa parzialmente intonacata; l’altra a sud est, più recente, costruita con l’ampliamento del nucleo originario.