Il complesso della Croce Rossa Italiana, inaugurato nel 1939, si colloca su un appezzamento che si estende per molti ettari sulle colline a Sud-Est del centro storico di Fara in Sabina ed è composto da numerosi beni immobili, fra terreni e fabbricati, risalenti a diverse epoche. Ci sono ben otto fabbricati, di cui solo tre sono stati identificati come beni di interesse culturale. .
Il fabbricato di maggiori dimensioni, che corrisponde all’ex Preventorio Maraini, si sviluppa su tre livelli, realizzato in più fasi e ristrutturato nei primi del ‘900 per la Croce Rossa. E’ caratterizzato da un’imponente facciata con un corpo centrale di maggior altezza, che prospetta su un vasto giardino con un affaccio di grande impatto visivo sulla vallata sottostante.
Di origini più antiche, e anch’esso di dimensioni considerevoli, è l’ex Preventorio Femminile Iolanda di Savoia, realizzato tra il 1400 e il 1500. Questo edificio è caratterizzato da un portale bugnato, con prospetti severi ma imponenti, scanditi da finestre con cornici e fasce marca piano.
Infine un fabbricato con pianta ad L che si sviluppa su due piani costruiti in muratura portante.
L’intero complesso si trova in totale stato abbandono ed in condizioni di degrado molto avanzate. Ciò non ostante conserva numerosi elementi di pregio a partire dalla posizione geografica di grande interesse sotto il profilo paesaggistico e di grande impatto dal punto di vista vedutistica.
L’ex Preventorio Maraini ingloba anche una chiesa con campanile, costituita da una grande aula coperta a volta con cappelle laterali sul lato sinistro rispetto all’ingresso, il tutto arricchito con decorazioni dipinte, oggi completamente degradate a causa delle numerose infiltrazioni d’acqua dalle coperture. L’edificio si articola intorno a due cortili porticati, decorati con lunette affrescate attualmente in avanzato stato di degrado.

