Il castello di Gressa si trova a circa cinque chilometri da Bibbiena, nel cuore del Casentino, nei pressi della località Tripoli. Dalla strada che porta al santuario francescano della Verna troviamo sulla sinistra una deviazione, segnalata, che conduce su una stradina selciata fin sotto al castello.
Il castello sorge su un poggio di 585 metri, bagnato dal torrente omonimo, nella valle del fiume Archiano. Già dal 1078 Gressa è nominato su alcuni documenti come ‘castrum’, anche se non ci sono giunte fonti certe sulla conformazione del castello o di chi fossero i suoi proprietari fino al XIII secolo, quando dalle cronache del tempo viene indicato come proprietà dei vescovi di Arezzo, che lo usavano come residenza estiva fortificata.
Il castello, oggi in rovina, è costituito da una prima cinta muraria a pianta poligonale irregolare, della quale restano pochi tratti, e da un secondo circuito murario, concentrico al primo, che stringe la zona più elevata dell’altura. Anche questa cinta ha forma irregolare, assimilabile ad un poligono ottagonale, dovuta all’adattamento della muratura al terreno.
Il portale di accesso al cuore della fortificazione era accessibile tramite scale oggi scomparse. All’interno è costruita, sul punto più elevato, una torre a pianta rettangolare sviluppata su tre piani, che aveva funzioni sia di residenza che militari. Tutto il complesso è costruito in pietra arenaria e calcarea di forma irregolare ad eccezione degli stipiti. Tra le cerchie murarie si conservano due cisterne per l’acqua, una chiesa e due casali, il più grande dei quali era la residenza del vescovo.