La fondazione del monastero avvenne nel 1143, con monaci provenienti da Morimondo, ed il nome di Acquafredda venne dalla sorgente di acqua particolarmente fresca che scaturisce ancor oggi nelle vicinanze. Diverse donazioni consolidarono la giovane abbazia, che fu oggetto di privilegio da parte di Federico Barbarossa nel 1173, mentre papa Alessandro III la prese sotto la sua protezione, seguito in questo dall’imperatore Enrico VI nel 1195.
Nel XVIII secolo furono eseguiti degli importanti lavori di restauro che ampliarono la struttura, compreso il rifacimento delle facciate con l’apertura dei balconi.
Il complesso architettonico è composto dalla chiesa con annessa sacrestia, dal campanile con il sottostante oratorio di S. Pietro e dall’ex monastero. La chiesa si sviluppa con pianta ad unica navata, con due cappelle laterali, terminata da abside poligonale; il campanile è a pianta quadrata e sorge direttamente sul sottostante oratorio quadrangolare con abside semicircolare dedicato a S. Pietro. Le strutture murarie sono in pietra, intonacate sia all’esterno che all’interno (fatta eccezione per la torre campanaria), costituite da blocchi di pietra di Moltrasio. Le coperture sono a tetto con manto in coppi.