Il complesso di trulli presenta particolari elementi rispetto ad altri analoghi nel territorio, le cui peculiarità sono espresse da una stratigrafia muraria antica e dal permanere, nella sua storia, di caratteristiche costruttive e tipologiche senza gravi manomissioni. La costruzione è unitaria sebbene di proprietà differenti ed è inserita all’interno di un terreno di 800 mq ricco di vegetazione e delimitato da muretti a secco.
Sono state individuate due principali fasi costruttive: un nucleo originario, che potrebbe risalire al XVI secolo, è definito chiaramente dall’angolo ovest, con una apparecchiatura muraria poggiante direttamente sul banco roccioso affiorante, realizzata in blocchi di pietra locale assemblata a secco che si ritrova nelle architetture tradizionali cinquecentesche; la parte di sud-est del casolare individua una fase successiva caratterizzata da una muratura in conci di pietra allettati con malta, in cui emergono diastasi che denotano ulteriori trasformazioni e ricuciture murarie. Qui, il fronte è contraddistinto da un manufatto in aggiunta alla parte originaria che risulta costruito in blocchi squadrati, secondo criteri compositivi in uso tra il XVIII e XIX secolo, lasciando intravedere, dai due archi a tutto sesto che scandiscono questo prospetto, le retrostanti finestre architravate.
La distribuzione interna della costruzione gravita attorno ai quattro vani principali coperti “a trullo”, con i primi due che permettono l’accesso posto a sud-est che risultano affiancati ciascuno da un ambiente rettangolare, destinato al “focolare domestico” a cui corrisponde in copertura un fumaiolo in muratura e pietra, secondo uno schema ricorrente in questo tipo di architettura.