Situato su di un poggio a 250 metri sul livello del mare, in superba posizione panoramica, il complesso monumentale è costituito da un’antica torre di avvistamento, costruita probabilmente all’epoca della Repubblica di Amalfi, e da alcune costruzioni successive, con tetto a doppia falda, disposte a configurare un quadrilatero. Risalendo i tornanti della via Aurano si apprezza l’architettura della torre, il cui paramento murario, ancora relativamente integro, è caratterizzato in sommità da un cornicione ad archetti pensili di pregevole fattura.
Il Complesso è oggi accessibile dalla strada provinciale che collega le vicine frazioni di Caprile e Aurano, mentre in origine vi si giungeva percorrendo una mulattiera che da Caprile sprofondava con sentieri ripidi e scoscesi nel profondo fondovalle; lungo la mulattiera una garitta sorvegliava l’accesso alla torre. La torre fu collocata in posizione strategica per la difesa degli Amalfitani dalle incursioni che potevano avvenire dalla valle del Sarno. Essa era dunque parte di quel presidio militare costituito anche dal Castello Pino di Pimonte e dal Castello di Gragnano. In tempo di pace era un luogo di sosta, tappa delle comunicazioni che avvenivano attraverso i monti tra il versante dei monti Lattari, che si affaccia sul golfo di Napoli, e quello dei possedimenti amalfitani, che si affaccia sul golfo di Salerno.
Tutto il complesso, di proprietà privata, risulta oggi in condizioni molto precarie e di abbandono, ed è in parte ricoperto dalla vegetazione. La torre è del tutto priva delle strutture interne, le coperture dei fabbricati circostanti sono in parte crollate. Le associazioni locali hanno più volte denunciato l’abbandono della struttura.