Il complesso è costituito da una corte aperta a U attualmente in disuso e da un palazzo abitato che sorge a breve distanza dalla testata della corte. La corte, di forma allungata, si apre su un terreno recintato attualmente incolto, ed è formata da due corpi paralleli congiunti a est da un rustico. Il corpo abitativo, intonacato con tetto in coppi a due falde, costeggia la strada, dove si affaccia l’apertura di un negozio e due finestre al piano terreno, piano che è di altezza maggiore rispetto al primo dove le finestre sono regolarmente distribuite sopra il marcapiano. Il prospetto interno alla corte presenta la stessa irregolarità delle aperture al piano terreno, dove è l’accesso alle abitazioni. Antistante all’abitazione si estende per maggiore lunghezza il rustico con pilastri in cotto aperto nella parte superiore destinata a fienile e chiuso nella parte inferiore, dove è presente un pozzo con pompa a muro. La copertura è a due falde in coppi sostenuta da travatura in legno con capriate. Dalle informazioni pervenute dall’ente proprietario risulta che la parte inferiore del rustico sia attrezzata ad uso di lavanderia, cantina, ex macello, e probabilmente stallini, data la presenza dei fienili e l’apertura verso la campagna della corte. La dislocazione ai margini del paese spiega la tipologia mista del complesso e le sue diverse funzioni. Il palazzo a tre piani, ristrutturato di recente e non documentato all’interno, presenta sul fronte un portoncino centinato affiancato da tre finestre, con marcapiani e file regolari di finestre ai due piani superiori, mentre sul prospetto verso la corte le finestre sono distribuite in modo irregolare. Sono stati lasciati a vista sui due prospetti porzioni di archi in cotto che fanno pensare ad un’origine più antica del palazzo rispetto alla corte, la quale risale probabilmente ai primi del Novecento. La proprietà del complesso immobiliare in oggetto pervenne al Comune dalla IPAB “Causa Pia Rapari Pallavicini”.
Si precisa che la parte del suddetto immobile da considerarsi in stato di abbandono è quella costituita dalla “corte aperta a U” attualmente in disuso ed in cattive condizioni di conservazione, mentre la il fabbricato principale “palazzo” è attualmente utilizzato e destinato a residenza con alloggi ERP.

