Convento dei Cappuccini

Il convento dei Cappuccini si presenta con un impianto quadrangolare, articolato attorno ad un chiostro, al quale si aggiunge un volume preesistente, che assolveva a funzioni di servizio, e un volume moderno, con strutture in cemento armato, edificato nel secolo scorso. Il complesso si distingue per la semplicità del sistema costruttivo, nel pieno rispetto delle Costituzioni cappuccine e dell’ideale francescano. Infatti, non presenta alcun tipo di decorazione o ornamento, ma emerge solo la costruzione nel suo aspetto più essenziale. L’ingresso del convento è a Sud-Ovest, accanto all’ingresso principale della Chiesa. Si accede tramite una porta in ferro, chiusa precariamente per mezzo di catena e lucchetto. Una rampa di scale conduce direttamente all’ambulacro voltato a botte del chiostro, il quale è addossato alla parete della chiesa. Le pareti del chiostro sono del tutto intonacate con localizzate tracce di degrado e distacco del materiale. I pilastri che sorreggono i sei archi, due per ciascuno dei tre lati del chiostro, sono apparecchiati con conci squadrati di maggiori dimensioni rispetto alle bozze utilizzate per i muri degli ambienti circostanti. Il chiostro è invaso da vegetazione infestante e contiene un pozzo su base ottagonale.
I vani che si affacciano sull’ambulacro originariamente erano vani di accoglienza o vani di attività comunitarie, tutte le stanze quindi avevano funzioni di servizio del complesso.
Sul portale di accesso alle scale, il concio in chiave presenta l’iscrizione “1722”, che è la data di costruzione del vano scala attualmente presente.
La data di fondazione del convento si fa risalire al 22 Luglio 1607, quando, col consenso di Mons. Giuseppe Sallucci da Bitonto, Vescovo di Ruvo, che allora era sede di diocesi, furono gettate le fondamenta del convento. Il Convento dei Frati Cappuccini fu voluto dall’Università di Ruvo che richiedeva la presenza dei frati sul suo territorio e sotto la cui istanza fu acquistato il sito per “fabbricare” il convento dal Padre Gabriele da Bologna Provinciale, col consenso del Padre Silvestro da Assini Generale e col beneplacito del Vescovo. Le spese pubbliche per la costruzione del convento furono accompagnate da elemosine di persone particolarmente devote all’Ordine dei Cappuccini. Il convento e la chiesa furono costruiti a circa 200 passi dal centro della città proprio come previsto dalle Costituzioni cappuccine.