La chiesa di sant’Agostino è appartenuta per secoli all’Ordine degli Eremitani agostiniani. Costruita nel XIII-XIV secolo, ha subito radicali trasformazioni nello scorcio finale del Quattrocento. La struttura più antica è quella costruita in pietra come testimonia la presenza sulla parete interna di un affresco che raffigura Maria ai piedi della Croce.La chiesa attuale e l’annesso convento furono costruiti verso il 1400, a spese del Comune di Montefortino con il concorso della popolazione. Eretta in stile romanico con una pianta rettangolare ha subito successivamente trasformazioni gotiche. Il convento soppresso nel 1654, oggi ne resta solo una parte del porticato addossato alla chiesa. Sopra l’affresco si trova un elegante cantoria seicentesca, a destra della quale si conservano vari affreschi quattrocenteschi di discreta fattura. Nel 1557 Ser Desiderio Leopardi restaurò la cappella di Casa Leopardi, ornata da un festone di frutta e collocata a sinistra della porta di ingresso. La parete tra le due porte d’ingresso presenta resti di affreschi, che sono stati restaurati nel 1988. Sulla parete era collocato l’Arcibanco del Magistrato, pregevole opera lignea in stile gotico. Ai lati del presbiterio si trovano due altari: a destra si trova una nicchia in cui era collocata una statua di San Francesco da Paola, mentre a sinistra è visibile un affresco che raffigura santa Caterina d’Alessandria. L’odierna abside, di struttura seicentesca, è orientata a est ed è caratterizzata, come altre chiese del territorio circostante, dalla presenza sincretica della Sibilla eritrea e della Sibilla ellespontica, entrambe legate alla tradizione culturale agostiniana.