Il complesso che comprende la chiesa e il convento di San Francesco alle Scale ad Ancona è, ancora oggi, uno dei più importanti luoghi di culto della città. Fu fondato nel 1323 dal vescovo Nicola degli Ungari con il titolo di Santa Maria Maggiore e, già nel 1400, aveva raggiunto un’importanza tale che il convento fu ampliato e alla chiesa, rialzata rispetto al piano di campagna, fu anteposto uno scalone dal quale, in qualche modo, deriva la nuova intitolazione a San Francesco alle Scale. Un ulteriore grande restauro avvenne nel XVIII secolo, quando l’impianto della chiesa e alcune porzioni del convento furono modificate dall’intervento dell’architetto Francesco Maria Ciaraffoni.La situazione di San Francesco alle Scale, però, cambiò nuovamente a partire dal periodo dell’occupazione francese, quando gli edifici mutarono la loro destinazione d’uso e furono trasformati prima in caserma e poi in ospedale. La funzione ospedaliera fu mantenuta anche dopo la Restaurazione, quando il San Francesco fu affidato al Fatebenefratelli, sotto la cui guida rimase fino agli inizi del XX secolo. In questo periodo, infatti, il complesso mutò nuovamente la sua funzione diventando sede del Museo Archeologico Nazionale, della Pinacoteca e della Biblioteca civica. durante la Seconda Guerra Mondiale fu, però, bombardata e sia la chiesa che il convento subirono ingenti danni, ad oggi solo in parte risanati. La prima è stata, infatti, restaurata nel Dopoguerra e riconsacrata nel 1953.