L’inizio della fabbrica del complesso edilizio di Santa Maria di Loreto dovrebbe datarsi intorno al 1652 per volere di Lanfranco I Furetti, barone di Valenzano e sua moglie Maddalena Acquaviva d’Aragona. Non vi sono informazioni certe circa il suo impianto originario, tuttavia è noto che il convento sorse su di una vasta zona all’angolo sud-est delle mura cittadine, in luogo della preesistente cappella dedicata a San Lorenzo Grangia, abbattuta per dar luogo alla nuova fabbrica. Il complesso fu inaugurato il 4 ottobre 1653. Dal libro del SS.mo Rosario si rileva che nel 1656 furono collocate per prime le figlie della baronessa Acquaviva d’Aragona. Nel 1798 le monache decidono di far costruire un campanile lavorato in tufi che venne eretto da Mastro Antonio Ventrella. Al 1859 si deve la realizzazione del belvedere e dell’orto. Il 25 febbraio del 1889 l’amministrazione FEC, entrata in possesso del complesso in seguito alla confisca del 1866, concede al Comune una parte del complesso per adibirlo ad uso pubblico. Tra il 1937 e il 1943 il monastero diviene Municipio e muta in prospetto est. La trasformazione consiste nell’aggiunta di un avancorpo a tre arcate disposte su due ordini , di accesso al Municipio da Largo Plebiscito. Tra il 1960 e il 1966 il complesso giace in stato di abbandono per poi essere quasi completamente demolito dall’amministrazione comunale. Tra l’11 e il 12 gennaio 1967 l’allora sindaco da il via ai lavori di demolizione. Rimangono soltanto la chiesa, la sagrestia, il coro, il parlatoio e pochi altri vani.